footer7_7691Per due giorni le porte di Coverciano, la casa degli arbitri e della Nazionale, si sono aperte per 104 ragazzi e 1 ragazza provenienti da tutta Italia. Sono i talent del progetto sviluppato dall’AIA con la UEFA convention che prevede come cardini anche l’invio del referto all’arbitro e l’istituzione di un corso nazionale per arbitri di calcio.

Accompagnati dai rispettivi Mentor, due per regione, hanno assistito e partecipato ad un raduno con il responsabile del Settore Tecnico Alfredo Trentalange, i vice Sabrina Rondoletti, Vincenzo Fiorenza e Antonino Zampaglione ed il coordinatore Marcello Marcato con un fitto programma di lezioni in aula. Ospite dell’evento il dirigente UEFA Francesco Bianchi che supervisiona i lavori del progetto per l’Italia. La prima giornata di lavori è stata caratterizzata anche dalla presenza del Presidente dell’Associazione Marcello Nicchi. ”Arbitrate e divertitevi – ha detto Nicchi – non abbiate paura di sbagliare siete in crescita. La nostra passione è unica, vera ed intensa”.

Nel pomeriggio anche il saluto dell’arbitro internazionale Gianluca Rocchi che ha parlato ai talent – “ho solo tre parole: coerenza, serietà e coraggio che sono tre concetti che da sempre sono alla base del mio modo di arbitrare”. Poi, prima di riprendere la visione dei filmati e analizzare le diverse situazioni, ha raggiunto il Centro tecnico federale Don Riccardo Nepi per celebrare nell’Aula magna la messa.

La prima giornata è proseguita anche dopo cena per approfondire alcuni concetti fondamentali e proseguire l’analisi interagendo con gli istruttori. La seconda giornata è iniziata presto con la lezione di Sabrina Rondoletti che ha fatto il punto del progetto snocciolando i numeri e idee e parlando anche di comunicazione.

Mentor&Talent nasce nel 2009 e ad oggi i numeri parlano di crescita degli arbitri impegnati e di diverse iniziative a supporto. Da questo progetto sono nate anche alcune iniziative locali come in Lombardia e Puglia e nell’ultimo Comitato Nazionale il via libera per estendere il progetto anche al futsal, con l’idea in futuro di creare lo stesso tipo di iniziativa a livello sezionale. Si valutano quindi alcune linee guida e parametri che cerchino di omologare e sviluppare iniziative delle singole Sezioni. L’idea è quella di coinvolgere il gruppo di Talent&Mentor per farsi portatori dei valori e concetti anche nelle proprie realtà. Un progetto che andrebbe anche a fungere da antidoto alle scelte di abbandono.

Il gruppo dei talent quest’anno ha un’età media di 19 anni che è scesa rispetto agli inizi quando la stessa era sopra i 21. A seguire ha tenuto una lezione Stefano Farina, responsabile della CAN PRO, sui diversi aspetti motivazionali che devono spingere gli arbitri a darsi obiettivi ambiziosi.

Dopo aver sostenuto le prove a quiz nella nuova formula interattiva, si è parlato anche di AIA quality con Zampaglione, la certificazione del materiale didattico e degli aspetti organizzativi. Una full immersion che Trentalange definisce: “un momento importante ed unico. Si cresce più per confronto che per didattica”.

E alla fine dopo l’immancabile foto di gruppo ed un filmato che racconta la due giorni, il rompete le righe e l’arrivederci ai prossimi impegni.