L’EDITORIALE DEL PRESIDENTE DELL’AIA
“Unanime riconoscimento
per il valore della classe italiana”
Le parole del Presidente della Federazione, Carlo Tavecchio, riportate anche nel titolo di copertina, sono la migliore sintesi del riconoscimento unanime che arriva, da più fronti, alla classe arbitrale italiana. Secondo lui, e secondo la gran parte degli addetti ai lavori, siamo davanti ad “arbitri attenti, preparati e competenti”.
Ancora una volta anche gli incontri con i dirigenti, allenatori e calciatori delle serie professionistiche hanno certificato il grande lavoro che l’Associazione sta svolgendo da anni per mantenere saldo il proprio posto al vertice del calcio mondiale. Ne sono giusta testimonianza i rinnovati riconoscimenti a Nicola Rizzoli e Alessandro Malfer, per il secondo anno consecutivo sul tetto del mondo.
È un’AIA che in questi anni si è rinnovata profondamente e che adesso, giorno dopo giorno, lavora sempre di più e con maggiore intensità anche ad un’apertura verso l’esterno, ne è testimonianza lo storico incontro organizzato a Roma assieme all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dal titolo “Gli arbitri e la comunicazione”. Un corso di formazione ed un momento di confronto con il mondo della comunicazione italiano. Il primo importante esempio di apertura al mondo dell’informazione. La buona riuscita dell’iniziativa ci ha portato, d’intesa con il Consiglio dell’Ordine, a decidere di replicarla prossimamente a Milano e in qualche altra città italiana.
Diventa sempre più importante comunicare verso l’esterno come lavora il nostro mondo, e lo è ancora di più nel momento in cui il calcio è chiamato a vivere la quarta storica riforma delle regole del giuoco, di cui parliamo anche all’interno. Proprio in virtù di questo profondo cambiamento, prossimamente sarà disponibile la versione aggiornata del Regolamento, una pubblicazione per la quale ringrazio il Comitato Nazionale ed il Settore Tecnico Arbitrale.