E’ un numero da collezione quello in consegna in questi giorni che potete però già sfogliare in anteprima via web. Tutto dedicato ai 90 anni della rivista associativa. Un lungo cammino iniziato nel 1924 con Giovanni Mauro e Ottorino Barassi, co-fondatori e rispettivamente Presidente AIA e Direttore de l’Arbitro.
Numerosi i contributi inseriti nelle 52 pagine con le parole del Presidente AIA Marcello Nicchi che ricorda come sia oggi come allora rappresenti uno strumento irrinunciabile di condivisione. Poi i saluti istituzionali del Presidente del CONI Giovanni Malagò che ne riconosce garbo e competenza e quello del Presidente della FIGC Carlo Tavecchio che nell’anniversario della rivista vede un prestigioso traguardo per tutto il movimento calcistico italiano.
Il Direttore storico Mario Pennacchia nel suo editoriale ne ricorda la ragion d’essere citando proprio Giovanni Mauro. Mentre l’ex Presidente Giancarlo Abete ne elogia la capacità di testimoniare i valori che fanno dell’Associazione un modello di garanzia. Il Segretario generale Meloni ed ex coordinatore della rivista mette invece in concorrenza la carta stampata con i nuovi mezzi di comunicazione.
Poi un ricordo sentito da parte degli ex Presidenti dell’AIA Gonella, Gussoni, Lombardo e Lanese.
In una tribuna stampa affollata le voci del Direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti, l’esclusivo articolo di Gianni Mura de La Repubblica, le parole di Fabio Monti de Il Corriere della Sera e di Guglielmo Buccheri de La Stampa, fino al parallelo con Radio Rai di Riccardo Cucchi, quindi Piercarlo Presutti capo della redazione sportiva dell’ANSA e Lorenzo Fontani di Sky per concludere con Stefano Chioffi de Il Corriere dello Sport.
Contributi da parte del Vice Presidente Narciso Pisacreta e dai componenti del Comitato Nazionale con i designatori dell’AIA, di FIFA e UEFA e il rappresentante degli arbitri in attività Rizzoli e del responsabile del Settore Tecnico Trentalange.
Trovano spazio anche alcuni aneddoti legati ad arbitri simbolo della storia dell’Associazione che spesso sono stati protagonisti anche delle pagine della rivista. Rinaldo Barlassina noto per la sua agendina antesignana dell’almanacco del cacio, Generoso Dattilo paladino dell’autonomia con la sua eleganza in campo e Concetto Lo Bello nelle parole e nel ricordo del figlio Rosario fino a Barbaresco e Toselli che andavano ad arbitrare in bicicletta. Non sono mancati anche gli articoli della componente femminile con le donne che hanno aperto la strada come arbitro, dirigente ed organo tecnico alle ragazze.
A conclusione del numero abbiamo ricostruito la storia movimentata e curiosa di questo organo di stampa che ha saputo rinnovarsi e aprirsi al mondo esterno.
Quindi per chiudere nel modo più degno questo numero storico abbiamo ritenuto di proporre insieme con il 90° compleanno due eventi che si contrappongono in una coincidenza-simbolo dell’essere arbitro: l’eccellenza sul campo con il Premio Campanati
a Rizzoli e lo spirito di sacrificio e la fermezza nella scelta di sport e di vita dimostrati dal giovane Luigi Rosato vilmente aggredito durante una partita in Puglia.

Buona lettura!